Cosa fare in caso di traumi nei denti da latte?
Purtroppo succede…
In generale, i traumi dentali nei bambini e la carie rappresentano le patologie più frequenti in odontoiatria pediatrica.
Guardando le statistiche circa il 20% dei bambini subisce traumi in dentizione decidua; purtroppo, ma inevitabilmente, i denti più colpiti sono gli incisivi centrali superiori (50%) e laterali superiori (30%).
Questi numeri sono legati alla prima deambulazione, e i giochi fatti dai bambini, ma anche ad abitudini viziate come quella di succhiare il pollice (che, provocando l’avanzamento dei denti incisivi superiori, li rende maggiormente esposti ai traumi).
La frequenza dei traumi è quindi elevata. La prevenzione degli stessi dovrebbe essere diffusa e orientata in modo particolare alla correzione precoce di abitudini viziate, sulle quali è possibile fare effettivamente qualcosa (mentre per quanto riguarda giochi e deambulazione, la prevenzione è legata alle elementari norme di attenzione e prudenza).
Entro i 24 mesi i traumi che provocano la perdita di un dente oppure la sua intrusione sono i più diffusi e interessano nell’80% dei casi gli incisivi centrali superiori.
Ma cos’è l’intrusione? Con questo termine si intende che il dente a seguito del trauma si presenta più affondato all’interno dell’osso e della gengiva di quanto non fosse in precedenza; a questo si associano spesso sanguinamento gengivale e lesioni a carico del labbro o della gengiva e tessuti molli con possibile gonfiore e arrossamento.
Nel caso di intrusioni complete (il dentino non è più visibile in arcata) e gravi il rischio maggiore è quello di provocare danni ai corrispettivi denti permanenti. È pertanto assolutamente consigliata, compatibilmente con il grado di collaborazione del piccolo paziente, una radiografia che stabilisca, con precisione, la posizione del dente permanente in formazione.
In assenza di contatto con il dente permanente si attende la rieruzione spontanea del deciduo (il dente scende di nuovo in arcata, che può iniziare già dopo 14 giorni.
In questa fase è importante un’accurata disinfezione della zona traumatizzata e il mantenimento di una dieta morbida e liquida per le prime settimane.
In caso di impatto con il dente permanente sottostante, la strategia terapeutica prevede, invece, l’estrazione del dentino da latte.
È necessario programmare visite periodiche per monitorare la situazione, accertare eventuali cambiamenti di colore del dente traumatizzato e valutarne la vitalità.
Ecco alcuni preziosi consigli per i genitori:
• Intervenire in maniera tempestiva è fondamentale per ridurre il numero di complicanze, dunque la visita dall’odontoiatra pediatrico deve avvenire il prima possibile.
• Se in seguito al trauma si ha un coinvolgimento diffuso del viso, si consiglia invece una visita ospedaliera urgente.
• È da evitare l’utilizzo di succhiotti o biberon nei primi giorni e comunque prima della rieruzione spontanea del dente.
• Viene suggerita, per i primi giorni, l’applicazione nella zona interessata dal trauma di gel a base di clorexidina 3 volte al giorno.
• La terapia antibiotica e la vaccinazione antitetanica sono da effettuare solo su indicazione del proprio pediatra.
Studio Ferman for Kids