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Ortodonzia pediatricaCos’è l’ortodonzia preventiva nel bambino?
ortodonzia preventiva

Cos’è l’ortodonzia preventiva nel bambino?

La dentatura decidua e quella mista (durante la permuta dei denti) svolgono un importante e delicata funzione nello sviluppo del sistema orofacciale. Il ruolo dell’ortodontista in questa fase è quello di applicare i principi di quella che viene definita ortodonzia preventiva prima del raggiungimento del picco di crescita puberale e successivamente quelli dell’ortodonzia intercettiva al picco puberale.

Questo picco viene raggiunto, in media, tra i 9 e gli 11 anni nelle femmine e tra gli 11 e i 13 anni nei maschi.

L’obiettivo dell’ortodonzia in queste fasi dello sviluppo è quello di:

evitare l’instaurarsi di malocclusioni;

• individuare e quindi neutralizzare eventuali meccanismi di aggravamento della malocclusione iniziale.

Una malocclusione che non venga individuata precocemente può essere causa di danni funzionali (come alterazioni della masticazione, della fonazione e della deglutizione), occlusali (traumi dentali) ed estetici.

In Italia l’84% dei bambini ha una malocclusione e circa il 29% di bambini necessita di un trattamento ortodontico immediato.

Ma cosa sono le malocclusioni?

Le malocclusioni sono causate essenzialmente da due tipi di fattori. I primi sono intrinseci (ereditari) ad esempio affollamento dentario, diastemi (spazi tra i denti), denti sovrannumerari, agenesie (denti mancanti) ed eventuali malformazioni; i secondi sono estrinseci (detti anche ambientali) come le abitudini viziate, i traumi ai denti o al viso e la perdita prematura dei denti decidui.

Quindi il ruolo dell’ortodonzia preventiva è quello di eliminare tutte le abitudini viziate e altri fattori causa di malocclusione, usando anche appositi apparecchi funzionali, prima che venga raggiunto il picco di crescita.

In questa fase devono essere interrotte le abitudini viziate per evitare che alterino in maniera eccessiva la conformazione delle arcate dentali. Per questo il fattore tempo gioca un ruolo fondamentale: prima si interrompe l’abitudine viziata minore sarà la malocclusione.

Quindi vanno intercettati e corretti quanto prima:

• ipotonie muscolari;

• posizione bassa della lingua e deglutizione atipica;

• succhiamento del dito, del succhiotto o di altri oggetti;

• onicofagia (mangiarsi le unghie);

• respirazione orale.

Una volta raggiunto il picco di crescita, mediante l’ortodonzia intercettiva, è necessario intervenire sui fattori intrinseci geneticamente determinati al fine di intercettare le anomalie di permuta dei denti da latte e le alterazioni degli spazi fra gli elementi dentali, al fine di guidare l’eruzione dei denti permanenti in una posizione occlusale ideale.

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