Radiografia e bambini: guida per farne il meno possibile
Le radiografie, si sa, sono una fonte potenziale di danno per tutti, adulti e, a maggior ragione, bambini.
L’odontoiatra è chiamato ad eseguire le radiografie solo se queste sono indispensabili per fornire le cure corrette e necessarie ai propri pazienti, e seguendo comunque delle rigide linee guida stilate dalle società scientifiche odontoiatriche.
Nel caso dei bambini, i genitori, come per tutte le cure odontoiatriche, devono essere informati dei motivi per i quali i loro figli necessitano di radiografie e dovranno fornire il loro consenso por poter procedere agli esami.
Le linee guida ministeriali ci dicono che, in caso di denti sani, i bambini non devono essere sottoposti a radiografie finché hanno la dentatura da latte.
Dopo l’eruzione dei primi denti definitivi (quindi verso i sei anni) nei piccoli pazienti con denti sani è conveniente eseguire una rx OPT “panoramica” per verificare anomalie di eruzione permanenti.
Successivamente, durante la dentatura mista (cioè prima del cambio totale dei denti di latte con quelli permanenti) se è necessario un apparecchio ortodontico per favorire la corretta crescita dento facciale, le rx indicate sono una OPT “panoramica” e due radiografie del cranio.
Questo vuol dire che in caso di denti sani, se un bambino non deve mettere un apparecchio ortodontico, farà solo un lastra panoramica intorno ai sei anni, con una dose di radiazioni minima.
Se i denti del bambino invece non sono sani, ma affetti da carie, spesso sarà inevitabile sottoporlo a radiografie per poterlo curare. E maggiori saranno i danni e il numero delle carie e maggiore sarà la necessità di esami radiografici.
Nuovamente invochiamo la parola magica: cari genitori se volete evitare di sottoporre i vostri bambini a inutili radiografie fate prevenzione.
Portatelo dal dentista, eliminate le abitudini sbagliate e i cibi sbagliati, spazzolategli i denti, fate controlli frequenti e mantenete sani i dentini dei vostri figli!
