Trauma dentale nei bambini: alcune inaspettate statistiche

Il trauma dentale nella dentatura da latte e in quella mista dei bambini sono frequenti.

Possono verificarsi a casa, all’asilo, all’aperto o al chiuso. Sono cose che capitano, nonostante i genitori pongano la massima attenzione nel controllare i propri bambini. Ma andando a spulciare le statistiche si scoprono delle cose interessanti, in particolare la correlazione tra abitudini sbagliate e danni che si possono verificare ai dentini in caso di trauma.

In particolare un fattore di rischio per traumi ai denti incisivi (i denti davanti) dei bambini è legato all’abitudine di succhiare il dito o di usare il succhiotto (o ciuccio).

Vediamo di capire perché.

L’uso del succhiotto, o ancora peggio la suzione del dito dopo i due anni di età è un fattore di rischio per i traumi perché spingono in avanti gli incisivi superiori e li separano da quelli inferiori creando uno spazio tra le arcate dentarie.

Quindi i denti superiori sporgono di più e non sono supportati dall’appoggio di quelli inferiori.

Questo fa sì che in caso di un trauma la forza dell’impatto sia assorbita in gran parte dagli incisivi superiori rispetto al resto del viso.

Questo potrà causare, più facilmente rispetto ad una dentatura normale, fratture dei denti, sia decidui che permanenti a seconda dell’età, o in rari casi addirittura la loro perdita.

Ecco un motivo in più per disincentivare la suzione non nutritiva dopo i 2 anni.

In caso di dubbi, l’odontoiatra pediatrico potrà valutare questo fattore di rischio legato all’aumento dell’overjet (lo spazio aumentato tra denti superiori e inferiori) e consigliare una valutazione ortodontica per correggerlo.

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