Una storia di laser e libertà (della lingua).
Non si tratta di un’ennesimo capitolo della sterminata saga di Star Wars, e la lingua da liberare è quella di alcuni bambini che purtroppo sono nati con un frenulo linguale troppo corto.
Cos’è il frenulo linguale? E’ quella membrana o cordoncino che si trova sotto la lingua ed è collegata al pavimento della bocca.
Questa condizione comporta difficoltà nei movimenti della lingua. In questi casi se ad esempio chiediamo al bambino di toccare con la punta della lingua il palato questi non ci riesce, e se gli chiediamo di fare una linguaccia, la lingua stessa si piega in basso invece di uscire dritta dalla bocca.
Questo tipo di disfunzione può provocare problemi diversi come ritardi nell’articolazione del linguaggio, difficoltà di pronunciare determinati fonemi e, a cascata, difficoltà nell’apprendimento, nella lettura, e nelle relazioni sociali. Oltre a questo una deglutizione non corretta influenza lo sviluppo della dentatura determinando malocclusioni dentarie.
Un frenulo corto dovrebbe essere diagnosticato alla nascita e comunque nei primi anni di vita del bambino che dovrebbe incontrare un dentista pediatrico intorno al terzo anno di vita o anche prima.
E il laser cosa c’entra?
C’entra eccome, perché il progresso tecnologico ha permesso di migliorare anche in campo odontoiatrico la qualità delle cure che vengono offerte ai pazienti.
Il laser rappresenta un buon esempio di questa affermazione. Ci sono infatti molti vantaggi quando si può sostituire il bisturi con un’apparecchiatura laser per la piccola chirurgia orale, sia per il paziente sia per l’operatore.
I principali vantaggi sono quelli di avere un migliore decorso post operatorio, assenza di sanguinamento, evitare l’uso di punti di sutura e avere meno dolore o addirittura assenza di dolore.
Tutti questi benefici ovviamente si amplificano dovendo curare un bambino.
La frenulectomia (taglio del frenulo) mediante l’uso del laser è quindi la tecnica di elezione nel caso dei piccoli pazienti.
La chirurgia del frenulo è una pratica semplice e molto efficace che porta immediatamente ad un aumento importante della mobilità della lingua. L’intervento viene effettuato in anestesia locale, prima con l’applicazione di una crema anestetica, e poi con la classica iniezione.
All’occorrenza l’intervento può essere eseguito anche con sedazione cosciente con protossido di azoto, in modo da rendere la procedura più semplice e atraumatica per il piccolo paziente.
L’intervento stesso dura solo pochi minuti ed è comunque completamente indolore. Al termine dell’intervento il dentista pediatrico farà una “prescizione” da portare al gelataio perché il bambino abbia in premio un bel gelato. Già il giorno successivo il piccolo paziente può tornare alle sue attività quotidiane, scuola compresa.
Per concludere bisogna segnalare che la prevenzione e il trattamento di queste disfunzioni necessita di un approccio combinato tra chirurgo e logopedista.
E’ importante quindi, per il buon mantenimento dei risultati e per migliorare ulteriormente la mobilità della lingua, che entro pochi giorni inizi con il logopedista un ciclo di sedute di rieducazione miofunzionale dei movimenti della lingua.
Studio Ferman for Kids associato al network My Doc, il dentista dei bambini.